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Alex è come il giunco: si piega al volere del vento ma non si spezza. La tempesta la travolge, ma la resilienza che è in lei l'aiuta ad assorbire tutte le dif?coltà che incontra. Alex ha amato e sofferto molto e con grande consapevolezza attraversa il mondo guardandolo senza esitazione, cercando di proteggere la sua corazza di vetro che con immensa disperazione si è costruita. La paura giunge di nuovo, quel buio, in cui era precipitata, è sempre in agguato, pronta ad afferrarla. Saranno i suoi tentativi di fuga continui a metterla di fronte al reale, all'inevitabile, perché dietro ad ogni atteggiamento c'è sempre una motivazione, una causa più o meno grave che origina l'effetto. "Il rumore del buio" di Cristiana Rossi è uno scrigno di emozioni. Il sentimento viene analizzato in ogni sua espressione. Rende consapevoli della fragilità umana, della precarietà, della spinta incredibile che la paura genera nel prendere decisioni improvvise, a volte sbagliate. L'Autrice ha saputo raccontare due grandi storie d'amore, ovviamente diverse tra loro, ma simili nell'intensità. Il ritmo narrativo, costante e regolare, è dato dallo scandire del tempo degli eventi in modo corretto, restituendoci sequenze pregne di passionalità pura.